La riforma sportiva per le associazioni sportive ha creato non pochi problemi ai presidenti di associazione, in quanto mai preparati su come affrontarla. Enrico Di Prisco, consigliere nazionale di Opes, parla di questa riforma dello sport.
Quand’è stata fatta la riforma sportiva che ha coinvolto le associazioni sportive?
« Il primo luglio 2023 c’è stata la riforma sportiva ».
Questa riforma sportiva sta creando delle problematiche per i presidenti delle associazioni sportive, perché?
« Crea tante agitazioni ai presidenti delle associazioni sportive dilettantistiche in quanto ognuno di loro non è preparato del tutto ad affrontare questo nuovo percorso, anche perché oggi si sta delineando un po’, in modo costruttivo, lo sport ».
Perché c’è questa confusione in merito alla riforma dello sport?
« Il più delle volte lo stesso presidente acquisisce informazioni da più parti e va in confusione ».
Perché si sta premurando di offrire consulenze gratuite alle associazioni sportive in merito alla riforma sportiva?
« Io sono consigliere nazionale di Opes, che è un ente di promozione sportiva riconosciuta dal Coni ed è una rete nazionale associativa. Ma, personalmente, sono anche un libero professionista laureato in Economia sportiva. Questo mio percorso mi ha portato, anche per una mia vocazione sociale personale, ad aiutare tutto il mondo sportivo e del terzo settore ad affacciarsi su questa nuova riforma perché, il più delle volte, ho riscontrato che gli stessi professionisti, colleghi che non si occupano di sport o di terzo settore, hanno indirizzato a fare errori alle associazioni ».
Quali sono i feedback da parte delle associazioni?
« Oggi sono tutti positivi. Grazie a queste consulenze sportive gratuite, mi ha portato ad attivare, già da prima della riforma, un programma di brevi video sui miei canali social, dove do libero accesso a tutti. oggi più di 40mila persone mi seguono sui social per informarsi ogni giorno di ogni argomento che tratto ».
Questi brevi video che tratta sui social danno informazioni sintetiche, ma riescono anche a essere efficaci?
« Assolutamente sì! Il più delle volte si pensa a parlare di tanti argomenti ma con modi molto articolati. I miei video sono sintetici, per un massimo di 20 secondi, parlano di un argomento e soprattutto sono risolutivi. Il mio interlocutore tramite quel video può acquisire l’informazione in maniera chiara e snella ».
Dove sta operando per fornire consulenza gratuita?
« Il 90% delle mie consulenze online è in video call, in quanto le associazioni, alle quali fornisco consulenza, sono più di 2mila e si trovano in tutto il territorio italiano. Invece per le consulenze che avvengono nella provincia di Salerno e, più in generale, nella regione Campania possono avvenire sia in modalità online che in modalità in presenza presso il mio ufficio».
Quanto tempo dedica per questi brevi video e per la consulenza?
« Almeno il 70% della giornata è dedicata a questo ».
Cosa ne pensa di questa riforma sportiva?
« Grazie a questa riforma sportiva l’ex collaboratore sportivo, oggi definito lavoratore sportivo, può avere una vera dignità, tutela e garanzia di un vero lavoratore facendo ciò che gli piace, ovvero lo sport. Prima chi faceva sport si ritrovava a fare “volontariato”, quindi era vincolato a dedicarsi ad altri lavori. Ora, con questa riforma, il lavoratore sportivo può svolgere pienamente la sua attività nelle associazioni sportive dilettantistiche o società sportive ».
Quale sarà la sua prossima mission?
«Creare una scuola di formazione per i presidenti delle associazioni. Il più delle volte sono loro che ricoprono un ruolo istituzionale nell’associazione sportiva, quindi non hanno competenze pratiche di come gestire l’associazione sportiva. Dunque la mission è di creare una scuola di formazione online dove, attraverso delle lezioni settimanali, il presidente può avere padronanza di gestire in modo chiaro e semplice l’associazione sportiva dilettantistica ».
Mario Visconti
